LAGHETTO DI CAMA: UN PARADISO NATURALE PER IL BENESSERE PSICOFISICO
Posted by Nora Ceresa-Wydler onScritto da Nora Ceresa | Pubblicato il 31 maggio 2023
Punto di partenza |
Da Cama (350 m), in Mesolcina, passato il ponte dell'autostrada l'escursione prende avvio dalla frazione di Ogreda, dove vi è la possibilità di posteggio all'inizio del bosco. |
Tempi | 2 ore e 30 min ca |
Dislivello | 921 m |
Ed eccoci qui con la nostra cagnolina Yoko, pronti ad avventurarci in un viaggio alla scoperta dei tesori nascosti del nostro territorio, in cerca di luoghi immersi nella natura selvaggia, panorami mozzafiato e storie che raccontano i segreti del posto. Dopo aver trascorso tanto tempo ad esplorare località più lontane, ci siamo resi conto che abbiamo trascurato i tesori più preziosi proprio sotto il nostro naso. E così, con una forte curiosità e una voglia irrefrenabile di scoprire, abbiamo deciso di inaugurare il capitolo “Scoperta del territorio” con la visita al Laghetto di Cama. Situato al sud delle Alpi nella grigionese Val Mesolcina, questo splendido laghetto è solo il primo passo del nostro viaggio alla scoperta delle meraviglie che il nostro territorio ha da offrire.
Un viaggio sensoriale nel bosco: tra profumi, suoni e paesaggi mozzafiato
Iniziamo il nostro viaggio da Cama, passando il ponte dell'autostrada e raggiungendo la frazione di Ogreda, dove parcheggiamo l'auto all'inizio del bosco. Scendiamo dalla macchina con un brivido di eccitazione, pronti ad esplorare insieme questo sentiero immerso nella natura.
Non è solo la passeggiata che ci entusiasma, ma soprattutto la scelta di avventurarci in questo percorso consapevoli delle nostre passioni comuni. Prepariamo lo zaino con provviste e attrezzature fotografiche e tecnologiche che ci fanno quasi sembrare reporter della National Geographic. Ci guardiamo e scoppiamo a ridere.
Partiamo con passo veloce lungo il ripido sentiero che si addentra in un bosco fitto di castagni e faggi secolari.
Dopo circa mezz'ora di cammino, usciamo dal bosco e giungiamo ad un punto panoramico chiamato "Bèdola". Davanti a noi si apre un'ampia vista sulle montagne. Un cartellone fotografico segnala tutti i pizzi e le località del piano. Forse il panorama avrebbe dovuto lasciarci a bocca aperta, ma la vista dell'autostrada e il rumore costante del traffico rende il momento meno sorprendente del previsto. Scattiamo comunque una fotografia e ripartiamo immediatamente.
Dopo un'ora di ripida salita, si raggiunge Provesc (800m) dove la pendenza si fa più dolce, ed è proprio qui che inizia la magia.
Il bosco miracoloso: un luogo che tocca corpo e anima.
Il ronzio dell’autostrada è improvvisamente sparito per dare spazio al ritmo lento della natura: il profumo della terra fresca, il muschio verde, il silenzio che avvolge tutto e si trasforma in un piacevole concerto di primavera, il canto degli uccelli, la Yoko che si ferma ad annusare i profumi della terra, lo scroscio del ruscello che passa lento. In pochi istanti si ritrova la pace interiore.
Camminiamo in un silenzio rotto solo dal fruscio lieve delle foglie e dei legnetti sotto i nostri passi. È un benessere puro, un respiro profondo, quasi liberatorio e l'immediata immersione in un luogo incantato. Si avverte la terra umida della primavera appena iniziata. Il tempo sembra fermarsi e noi continuiamo piano piano la passeggiata, con la sensazione di aver trovato un'oasi di pace in questo luogo immerso nella natura incontaminata.
La passeggiata continua tra emozioni, ammirazione e rari commenti di condivisione espressi quasi sottovoce per non rompere l’incantesimo. Ed eccoci giunti alla meta: il panorama si allarga fino a sbucare improvvisamente nella suggestiva conca del Lagh de Cama (1265 m), con il grandioso anfiteatro racchiuso tra le pareti rocciose dei pizzi Martel e Campanile ancora innevati.
Il laghetto che troviamo è diverso da come lo avevamo immaginato. La sua superficie è più bassa e la terra circostante screpolata. Per un istante la sensazione è quella di vedere il suolo arido del deserto, nonostante sia una giornata uggiosa. All’improvviso una rana spaventata ci salta davanti, cercando rifugio nell'unica direzione possibile: quella dell'acqua. La seguiamo avvicinandoci al lago, l’immagine che ci troviamo davanti sembra uscita da un dipinto di William Turner: un paesaggio sublime, una natura in sintonia con le manifestazioni atmosferiche, le cui forme perdono consistenza nella nebbia, il riflesso della montagna si percepisce nel laghetto leggermente mosso e ci sentiamo piccoli come granelli di polvere in balia dell’universo.
La Natura come toccasana per corpo e anima: la scienza conferma
Dopo esserci fermati a contemplare il paesaggio, stanchi ma soddisfatti della passeggiata, abbiamo nuovamente la conferma che la natura è un vero toccasana per corpo e anima. Il bosco, in particolare, rappresenta uno spazio di benessere e di ritmo lento, dove il profumo della terra fresca, il verde e il silenzio hanno un effetto ristoratore sui nostri sensi, portando benefici al nostro corpo e alla nostra mente. Ci siamo resi conto che l’effetto positivo che la natura ci ha donato non è solo una percezione personale, ma molto di più. L'intuizione, che può sembrare scontata per molti, è supportata dalla scienza su vasta scala.
Il dottor Leif Hass ha scritto un articolo sul Greater Good Science Center (Science-based insights for a meaningful life) in cui racconta di prescrivere ai suoi pazienti “tempo all'aria aperta" con effetti stupefacenti. Nel corso degli ultimi vent'anni sono state condotte numerose ricerche che hanno dimostrato gli effetti positivi dell'uscire e stare in contatto con la natura: abbassamento degli ormoni dello stress e della pressione sanguigna, riduzione del battito cardiaco, miglioramento della qualità del sonno, aumento dell'umore e rafforzamento delle funzioni immunitarie. Inoltre, uno studio condotto nel 2018 nel Regno Unito ha esaminato una vasta gamma di studi di ricerca che coinvolgevano oltre 290 milioni di persone in più di 20 paesi, scoprendo che l'esposizione alla natura riduce il rischio di diabete di tipo II, malattie cardiovascolari e morte prematura.
Al giorno d'oggi, un ampio corpus di ricerche sta documentando gli impatti positivi della natura sulla prosperità umana: sulla nostra vita sociale, psicologica ed emotiva. Più di cento studi hanno dimostrato che stare nella natura, vivere vicino alla natura può avere un impatto positivo sul nostro cervello, corpo, sentimenti, processi mentali e interazioni sociali. In particolare, l'osservazione della natura sembra essere intrinsecamente gratificante, producendo una cascata di emozioni positive e calmando il nostro sistema nervoso. Questi benefici, a loro volta, ci aiutano a coltivare una maggiore apertura, creatività, connessione, generosità e resilienza.
Il benessere a portata di mano
La scienza sta confermando ciò che per molti è intuitivo: che la natura è una fonte inesauribile di benessere e salute.
E per trovare tutto questo non dobbiamo andare lontano. Abbiamo la grandissima fortuna di vivere in un paese come la Svizzera piena di angoli nascosti da scoprire. Il Ticino e i suoi dintorni, ad esempio, offrono un’infinità di posti da esplorare, dalle cascate ai laghetti, dai boschi ai parchi, tutto a portata di mano. Approfittiamone!
Fonti scientifiche:
- A synthesis of health benefits of natural sounds and their distribution in national parks
- How Nature Helps Us Heal
- What happens when we reconnect with nature
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